TITLE / TITOLO: Tracks in the Grass / Tracce nell’erba
YEAR / ANNO: 2004
PLACE / LUOGO: Marche

2004 Tracks in the Grass

What can be more boring than a plain green field?
Relaxing, for sure.
Soothing, maybe.
But how long before you crave for something more diverse.
Crashing waves, ever-changing cloud shapes, breeze-tickled trees …, whatever!

So, anyway, stuck for a few days in contemplation of a beautiful green field, fairly soon, I was fed-up with the view and started wondering how I could contribute to shake things up, at least a tiny bit.

An abstract composition seemed likely, something simple that wouldn’t compromise the farmer’s work.
A line of electricity poles and isolated olive trees helped.
Parallel lines seemed like an unavoidable solution, creating a neat composition, aptly disrupted when a natural or man-made obstacle created a necessary diversion.
At sunset, when the result was at its best, I was quite proud of my successful, if ephemeral, contribution to an already gorgeous landscape.

2004 Tracce nell’erba

Cosa può esserci di più noioso di un semplice campo verde?
Rilassante, di sicuro.
Lenitivo, forse.
Ma quanto tempo ci vorrà perché si desideri qualcosa di più vario.
Onde che si infrangono, forme di nuvole in continua evoluzione, alberi solleticati dalla brezza… qualunque cosa!

Sia come sia, bloccato per alcuni giorni in contemplazione di un bellissimo campo verde, molto presto ero stufo della vista immutabile e ho iniziato a chiedermi come avrei potuto contribuire a scuotere le cose, almeno un pochino.

Una composizione astratta sembrava la cosa più probabile, qualcosa di semplice che non avrebbe compromesso il lavoro del contadino.
Una linea di pali dell’elettricità e alcuni ulivi isolati mi hanno aiutato.
Le linee parallele mi sono sembrate una soluzione inevitabile, dando origine a una composizione pulita, opportunamente interrotta quando un ostacolo naturale o un’opera dell’uomo creava un indispensabile diversivo.
Al tramonto, quando il risultato era maggiormente godibile, rimasi decisamente soddisfatto del mio efficace contributo, seppur effimero, a un paesaggio già meraviglioso.